lunedì 7 settembre 2015

POLLO AL CURRY GIAPPONESE CON YOGURT

Ingredienti per 4 persone:

  • pollo 4 hg circa;
  • 1 barattolo grande di yogurt bianco intero
  • curry in polvere
  • curry giapponese  (lo si trova nei negozi asiatici e si presenta in forma di dadi morbidi), 1 confezione;
  • polpa di pomodoro fresco, barattolo da 200 gr;
  • 1 cipolla;
  • 1 patata;
  • 3 carote;
  • 1 zucchina;
  • 750 ml di acqua;
  • sale;
  • olio.
In genere accompagno questa ricetta con riso cotto al vapore (i giapponesi usano il riso tondo, se lo trovate bene altrimenti optate per il carnaroli). Se preferite usare il basmati nessuno ve lo vieta! Io tendo a cuocere il riso al vapore senza sale visto che il curry poi è ben saporito.

Premessa: questa ricetta io la uso sia per il pollo che per il maiale.... chissà se un giorno la userò per il manzo... per quanto riguarda le verdure di base uso quelle riportate negli ingredienti, ma può essere usato un po' di tutto o escluso qualche elemento. Non toglierei mai la cipolla, mentre l'aglio lo aggiungo in base ai miei gusti.

PRIMA FASE (da fare almeno mezza giornata prima): la macerazione della carne nello yogurt

pollo con curry e sale
Tagliate il pollo a bocconcini, ponetelo in un tapperware, salatelo e spolveratelo bene di curry. In base ai vostri gusti potete aggiungere pepe e peperoncino (attenzione che anche il curry giapponese ha i gradi di piccantezza). Versate poi sul pollo l'intero barattolo di yogurt e mescolate bene.
Fatto questo chiudete il tapperware e ponete il tutto in frigo: io di solito lascio riposare la carne almeno mezza giornata, così si insaporisce e ammorbidisce bene. Altrimenti potrebbero esser sufficienti 3/4 ore.

SECONDA FASE (da fare contemporaneamente alla terza): la cottura del riso

Prendete il riso giapponese, o del carnaroli o del roma, e ponetelo in una casseruola e lavatelo varie volte finchè l'acqua di lavaggio non sarà trasparente.
Fatto questo, se non avete l'apposito bollitore, ponete il riso in una pentola e copritelo con l'acqua. Di solito io riempio la pentola fino a 1 cm sopra il riso.
il pollo condito unito allo yogurt
Ponete la pentola sul fuoco e portate a ebollizione con un coperchio sopra.
Raggiunto il bollore abbassate la fiamma e fate bollire per 10 minuti. Trascorsi i 10 minuti spegnete la fiamma e lasciate riposare il riso con il coperchio (non alzatelo) per almeno 15 minuti, in modo che il riso assorba tutto il vapore.
MI RACCOMANDO: non alzate il coperchio!!!

TERZA FASE: la preparazione del pollo al curry
Per prima cosa preparate le verdure: lavatele bene e se gradite sbucciate le patate e le carote: io se posso non le sbuccio in modo che siano più saporite e sode. Tagliate tutto a dadi tranne la cipolla che io taglio a fettine sottilissime (potete anche tritarla).
Mettete sul fuoco un pentolino con 750 ml di acqua e portate a ebollizione: quest'acqua andrà versata nel pentole di curry per ultima. Dato che a me piace che sia già un po' saporita ci butto uno dei tocchetti del curry giapponese (di solito si presenta come una tavoletta da dividere in pezzi) e lascio che si sciolga.
Prendete poi una pentola bella capiente, versate un goccio d'olio e mettete a soffriggere piano la cipolla. Se gradite aggiungete anche dell'aglio.
Quando la cipolla si è un po' ammorbidita versate le altre verdure, salate e mescolate bene. Aggiungete un altro po' di curry in polvere e fate un po' rosolare.
Una volta che le verdure si sono un po' colorite verso nella pentola il pollo con tutto il suo yogurt bello saporito e mescolo bene.
Quando le verdure, il pollo si sono ben amalgamati, aggiungo i 750 ml di acqua caldi e la polpa di pomodoro, che darà al tutto un sapore un po' più fresco ed estivo.
Una volta unito il tutto, aggiungo la restante parte del panetto di curry giapponese: fatto questo io lascio bollire e restringere per circa mezz'ora.

Servite il curry ponendo in un piatto una dose di riso e il curry sulla restante parte del piatto: buon appetito!






domenica 23 agosto 2015

IRLANDA ON THE ROAD

L’Irlanda è magica, ti rapisce con i suoi colori, con i suoi paesaggi, gli orizzonti, il calore della sua gente, i pub e la musica. Perdersi in questa terra equivale a vivere un sogno e si torna a casa afflitti dal Mal d’Irlanda, una voglia di tornare che ti affligge ogni giorno.
Noi siamo stati in Irlanda in aprile del 2014, approfittando di un nostro amico che vive a Dublino: il tempo di scendere dall’aereo, abbiamo noleggiato un auto, caricato il nostro amico e siamo partiti per fare un giro del sud e dell’est dell’Irlanda.

Il bolide preso all'aeroporto di Dublino: ovviamente volante a destra..

Alcune tappe erano state fissate, come Kilkenny e Cork, mentre il resto era deciso strada facendo, in base a quel che trovavamo per strada e ci attirava.
Kilkenny è famosa soprattutto per il suo castello. Noi siamo arrivati in città a sera quindi per prima cosa ci siamo procurati una cena economica in un fast food e poi ci siamo chiusi in un pub a rilassarci. L’esperienza dei pub è una di quelle che più mi porto nel cuore dell’Irlanda: si trova sempre un pretesto per parlare con qualcuno, c’è sempre qualcun altro che si aggiunge con qualche strumento per suonare e ci si ritrova a cantare come fossimo stati amici da sempre.
A proposito, se volete arrivare all’esperienza pub preparati, due sono le canzoni che vanno per la maggiore: “Galway Girl” e “Whishey in the jar”.
Dopo una notte a Kilkenny ci siamo alzati pronti a scoprire i tesori di questa città, ma non dopo una bella irish breakfast: uova, pudding, fagioli, pane tostato, una salsiccetta per gradire, il pomodoro grigliato che fa light e caffè. Non è previsto rutto libero ma il sapore di questa colazione vi accompagnerà per il resto della giornata!

The complete Irish Breakfast!! (inutile dire che non abbiamo pranzato poi..)


Parte il giro della città con visita del castello: 8 € ben spesi! Il castello è conservato benissimo e all’interno è arredato completamente (trovate addirittura la tavola apparecchiata): non dico che riuscirete completamente a calarvi nell’atmosfera del tempo, ma vi renderete meglio conto del loro “sobrio” stile di vita.

Il castello di Kilkenny


In città abbiamo trovato una simpatica cartina che consigliava di visitare a sud due siti storici abbandonati ma di grande impatto tra cui il priorato più grande di Europa, a Kells, più un’abbazia lì vicino, la Jerpoint Abbey.


Kells Priory
 Il priorato di Kells è stato stupendo: a libero accesso purchè non facciate scappare le pecore dal pascolo (con cui condividerete la visita), ad oggi è ormai diroccato, ma se ne riesce comunque a capire la grandezza. Curiosità: in questo luogo è stata girata una scena di Barry Lindon di Kubrik. L’abbazia di Jerpoint anche è molto bella: mi pare che vi fosse la visita anche ad un altro sito storico che ci era parso un po’ troppo finto e l’abbiamo saltata, mentre l’Abbazia è molto ben conservata e il biglietto di ingresso mi pare costasse 3 €.

Jerpoint Abbey
La magia di questi luoghi è legata non solo alla loro architettura, bellezza e valenza storica, ma anche alla strada che si percorre per raggiungerli: stradine spesso costeggiate da muretti di sasso a confinare i pascoli che si estendono fino all’orizzonte, il verde vivo e intenso di questa terra, il silenzio e la pace di questi luoghi, e il magico cielo di Irlanda, dove il tempo cambia in continuazione e non ti vieta di goderti la mitica “shower”, la pioggia irlandese finissima che in 2 minuti di inzuppa completamente!
Da questo giro a sud di Kilkenny ci siamo avvicinati alla costa per raggiungere in serata Cork.
La gioia di mio marito nell'assaggiare queste freschissime ostriche
Lungo la strada abbiamo trovato un paese con un po’ di movimento per strada… e che fai non ti fermi?
Abbiamo così trovato la festa gastronomica di Dungarvian, dove abbiamo conosciuto Sean, condiviso con lui una guinnes e assaggiato le ostriche che alleva lui, buonissime e freschissime!













Dopo questa bella esperienza siamo ripartiti alla volta di Cork, dove abbiamo cenato con seafood chowder e birra e abbiamo passato una bellissima serata al pub  An Spailpin Fanach.
A Cork abbiamo visitato le attrazioni più famose, tra cui la prigione e la cattedrale. Dopo una giornata a giro per la città era tempo per noi di rientrare a Dublino (il nostro amico doveva rientrare a lavoro) per visitare finalmente la Capitale d’Irlanda.

La prigione di Cork

Dublino è molto semplice da girare e i luoghi di interesse sono piuttosto noti, da Temple Bar alle chiese (la Cattedrale di San Patrizio e la Christ Church, dal Trinity College alla zona nuova dove si trova anche la sede di Google).
Se potete non perdetevi una serata al Porterhouse, un pub in Temple Bar dove fanno ogni sera musica dal vivo, una struttura di tre piani con il palco “sospeso” al piano mezzano, visibile da tutto il pub.

Finiti gli ultimi giorni a Dublino siamo dovuti ripartire, riportando con noi ancor più voglia di tornare in Irlanda, arricchiti dalla magia di questa terra e dal calore del suo popolo, con nelle orecchie sempre “Eja-eja eeehhhh” (Galway girl…).


full Irish experience!

Silvia

SUD TIROLO: come andare all'estero rimanendo in Italia

Perchè è un po' quel che sembra... sei in Italia ma intorno a te vedi posti, comportamenti e usanze un po' diverse da quelle tipiche italiane.
in ogni caso amo il Sud Tirol, sono ormai diversi anni che cerco di andarci regolarmente ogni anno. Non sempre ci sono riuscita ma ormai sono una frequentatrice assidua.
Di solito "sosto" nell'intorno di Merano, evitando il centro in quanto i prezzi sono piuttosto alti.. Negli ultimi anni specialmente mi sono fidelizzata al Gasthof Anny a Maia Bassa, dove Silvia ci ha coccolati e dove il mio cane è ben accetto.
Perchè scegliere una vacanza in Sud Tirolo?
  • Il RELAX: la valle, le montagne, i castelli, le passeggiate, le malghe, le TERME... l'elenco è infinito, ma il risultato è univoco: ci si rilassa, tantissimo! Si stacca proprio la spina! Dopo il mio matrimonio sono scappata 5 giorni qua, e sono rinata. La mattina ci facevamo delle belle passeggiate con il nostro cane sperdendoci nei sentieri di montagna, fermandoci a mangiare deliziosi pasti nelle malghe che si trovano ad alta quota. Dopo pranzo rientravamo in albergo per lasciare a riposare il nostro cane mentre noi ci concedevamo due orette alle Terme di Merano, assolutamente rifocillanti.
  • la NATURA: regina incontrastata, è fruibile e godibile con i numerosi percorsi e itinerari proposti per tutte le misure: da quelli per esperti a quelli per neofiti. Trovate la montagna, la valle, i torrenti, i laghi, le cascate, i pascoli, i boschi, i giardini..
  • lo SPORT: dai più preparati ai più fagotti come me, il Sud Tirolo accontenta tutti. Perfino io che sono un disastro in qualunque cosa ho avuto modo di cimentarmi, percorrendo in bici il percorso dal passo Resia a Merano (90 km e sono ancora viva)
  • le TERME: a Merano vi è un bellissimo centro termale, con SPA e zona da "integralisti" delle terme, dove si gira esclusivamente nudi.
  • il RISPETTO per la NATURA e gli ANIMALI: se posso viaggio con il mio cane, e mi sono trovata benissimo in questa zona: spesso le fontane sono munite di "fontanina" per cani, i locali o i posti turistici forniscono ciotole per l'acqua e le strutture accettano il loro ingresso.
  • l'ORGANIZZAZIONE: il Sud Tirolo è organizzatissimo per accogliere i turisti, presentando numerose iniziative e proposte. Dal trenino che percorre tutta la valle, alle bici noleggiabili in un punto e consegnabili in un altro (è così che ho fatto il percorso Resia-Merano), alle bici gratuite in città, alle funivie, invito tutti a visitare il loro sito ufficiale per scoprire quante sono le cose che offrono, per questo spesso non mi sembra di essere in Italia :D
  • il CIBO: canederli, spatzle, wuber, birra e crauti... oddio mi è venuta fame!
Detto questo, a me è già venuta voglia di tornarci...

Mi presento!

La cosa più importante da mettere in valigia è un libro: probabilmente nessun compagno di viaggio sarà più generoso, originale, vivace e socievole. Penne e taccuini, naturalmente.(Paul Theroux)


Sono Silvia, agronoma per lavoro, moglie per amore, viaggiatrice per passione.
Ogni volta che esco di casa porto con me il mio "quaderno", un taccuino dove annoto luoghi, sensazioni e pensieri, perchè quel che più amo in un vaggio non è solo quel che scopro del mondo, ma quel che scopro di me stessa.
Questo blog nasce dalla voglia di condividere viaggi e retroscena, immagini e sensazioni, sperando possa essere di aiuto a qualcuno e inneschi la voglia di prendere e partire.