L’Irlanda è magica, ti rapisce con i suoi colori, con i suoi
paesaggi, gli orizzonti, il calore della sua gente, i pub e la musica. Perdersi
in questa terra equivale a vivere un sogno e si torna a casa afflitti dal Mal
d’Irlanda, una voglia di tornare che ti affligge ogni giorno.
Noi siamo stati in Irlanda in aprile del 2014, approfittando
di un nostro amico che vive a Dublino: il tempo di scendere dall’aereo, abbiamo
noleggiato un auto, caricato il nostro amico e siamo partiti per fare un giro
del sud e dell’est dell’Irlanda.
Il bolide preso all'aeroporto di Dublino: ovviamente volante a destra.. |
Alcune tappe erano state fissate, come Kilkenny e Cork,
mentre il resto era deciso strada facendo, in base a quel che trovavamo per
strada e ci attirava.
Kilkenny è famosa soprattutto per il suo castello. Noi siamo
arrivati in città a sera quindi per prima cosa ci siamo procurati una cena
economica in un fast food e poi ci siamo chiusi in un pub a rilassarci.
L’esperienza dei pub è una di quelle che più mi porto nel cuore dell’Irlanda:
si trova sempre un pretesto per parlare con qualcuno, c’è sempre qualcun altro
che si aggiunge con qualche strumento per suonare e ci si ritrova a cantare
come fossimo stati amici da sempre.
A proposito, se volete arrivare all’esperienza pub
preparati, due sono le canzoni che vanno per la maggiore: “Galway Girl” e
“Whishey in the jar”.
Dopo una notte a Kilkenny ci siamo alzati pronti a scoprire
i tesori di questa città, ma non dopo una bella irish breakfast: uova, pudding,
fagioli, pane tostato, una salsiccetta per gradire, il pomodoro grigliato che
fa light e caffè. Non è previsto rutto libero ma il sapore di questa colazione
vi accompagnerà per il resto della giornata!
The complete Irish Breakfast!! (inutile dire che non abbiamo pranzato poi..)
Parte il giro della città con visita del castello: 8 € ben
spesi! Il castello è conservato benissimo e all’interno è arredato
completamente (trovate addirittura la tavola apparecchiata): non dico che
riuscirete completamente a calarvi nell’atmosfera del tempo, ma vi renderete
meglio conto del loro “sobrio” stile di vita.
Il castello di Kilkenny
In città abbiamo trovato una simpatica cartina che consigliava
di visitare a sud due siti storici abbandonati ma di grande impatto tra cui il
priorato più grande di Europa, a Kells, più un’abbazia lì vicino, la Jerpoint
Abbey.
Kells Priory |
Jerpoint Abbey |
La magia di questi luoghi è legata non solo alla loro
architettura, bellezza e valenza storica, ma anche alla strada che si percorre
per raggiungerli: stradine spesso costeggiate da muretti di sasso a confinare i
pascoli che si estendono fino all’orizzonte, il verde vivo e intenso di questa
terra, il silenzio e la pace di questi luoghi, e il magico cielo di Irlanda,
dove il tempo cambia in continuazione e non ti vieta di goderti la mitica
“shower”, la pioggia irlandese finissima che in 2 minuti di inzuppa
completamente!
Da questo giro a sud di Kilkenny ci siamo avvicinati alla
costa per raggiungere in serata Cork.
La gioia di mio marito nell'assaggiare queste freschissime ostriche |
Abbiamo così trovato la festa gastronomica di Dungarvian,
dove abbiamo conosciuto Sean, condiviso con lui una guinnes e assaggiato le
ostriche che alleva lui, buonissime e freschissime!
Dopo questa bella esperienza siamo ripartiti alla volta di Cork, dove abbiamo cenato con seafood chowder e birra e abbiamo passato una bellissima serata al pub An Spailpin Fanach.
A Cork abbiamo visitato le attrazioni più famose, tra cui la
prigione e la cattedrale. Dopo una giornata a giro per la città era tempo per
noi di rientrare a Dublino (il nostro amico doveva rientrare a lavoro) per
visitare finalmente la Capitale d’Irlanda.
La prigione di Cork |
Dublino è molto semplice da girare e i luoghi di interesse
sono piuttosto noti, da Temple Bar alle chiese (la Cattedrale di San Patrizio e
la Christ Church, dal Trinity College alla zona nuova dove si trova anche la
sede di Google).
Se potete non perdetevi una serata al Porterhouse, un pub in
Temple Bar dove fanno ogni sera musica dal vivo, una struttura di tre piani con
il palco “sospeso” al piano mezzano, visibile da tutto il pub.
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